Margraf – Industria Marmi Vicentini: 105 anni di architettura
Fonte Ufficio Stampa Looping Srl

Si è svolto, al T35 di Milano, il prestigioso evento in cui l'azienda di Chiampo ha celebrato oltre un secolo di storia dell'architettura mondiale. Firmata, inequivocabilmente, Margraf.

Sono molte, in Italia, le realtà d'eccellenza che hanno contribuito a rendere il made in Italy sinonimo di inimitabile qualità e bellezza in tutto il mondo. Tuttavia Margraf, che di questa cerchia virtuosa è entrata a far parte, lavorando marmi e pietre con immutata passione e professionalità da oltre cento anni, ha una caratteristica che la rende davvero unica nel panorama italiano: il suo speciale rapporto con il mondo dell'architettura.
Un rapporto, iniziato nel 1906, che ha scritto pagine importanti della cultura costruttiva e figurativa del nostro Paese.
E non solo. Il grattacielo della Bankers Trust di New York, Palazzo Missori a Milano, opera di Emilio Lancia, il Momentum Place di Dallas di John Burgee e Philip Johnson, il tempio Baha'i di Fariborz Sahba a Dehli – considerato oggi una delle meraviglie del subcontinente indiano – il Winter Garden dell'architetto Cesar Pelli e il New Beijing Airport di Norman Foster, sono solo alcuni esempi di una storia dell'architettura che ha visto Margraf, con i suoi preziosi materiali, giocare un ruolo da assoluta protagonista. Una storia di stretta collaborazione con progettisti di altissima caratura e di fama internazionale – a partire da Ignazio Gardella, Kevin Roche e George Khalaf, fino a Paolo Portoghesi e Norman Foster – che ha segnato 105 anni di architettura.

Un traguardo importante che l'Industria Marmi Vicentini – questo l'originario nome dell'azienda di Chiampo - ha celebrato lo scorso 3 maggio, nell'esclusiva cornice del T35 a Milano. Ospite d'onore e d'eccezione Flavio Albanese, chiamato a raccontare la realtà tecnologica, umana e storica di un'azienda che ha segnato profondamente non soltanto la cultura architettonica italiana ed internazionale, ma anche le arti figurative.
I "Bagni Misteriosi", realizzati da Giorgio de Chirico con i materiali e nei laboratori dell'azienda vicentina per la Triennale di Milano del 1973, ne sono la tangibile testimonianza. Un complesso scultoreo dall'iter conservativo travagliato, segnato tuttavia dai costanti e ripetuti interventi di Margraf volti a scongiurarne la perdita definitiva. L'ultimo in ordine di tempo è la realizzazione delle copie delle figure del Bagnante, del Nuotatore e del Pesce: un'operazione che si è resa possibile grazie alle innovative strumentazioni di cui è dotata l'azienda e alle qualificate maestranze che in essa lavorano.
Le tre sculture, in attesa della loro definitiva collocazione alla Triennale a sostituzione degli originali, sono state presentate in anteprima al T35, dove campeggiavano, in tutta la loro bellezza, sul palco d'onore.
L'arte e l'architettura sono state protagoniste nel prestigioso evento milanese, attraverso la carica espressiva delle immagini che hanno raccontato 105 di architettura. Firmata Margraf. Immagini che continueranno a raccontare, nel prezioso libro fotografico realizzato per l'occasione, della forza della materia e del genio creativo dell'uomo. Lo stesso che ha reso Margraf protagonista di un grande passato che si proietta con forza verso il futuro.



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